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mercoledì 27 marzo 2013

I love shopping online

Shopping a Zurigo (Zurigo Turism - Flickr)
Articolo originale: Shopping online, come cambiano gli acquisti

In questo curioso articolo, di un blog di tecnologia, siciliano e rigorosamente al femminile (Girl Geek Dinner Sicilia), un interessante post sullo shopping online da chi se ne intende!

martedì 26 marzo 2013

Oculus Rift: il ritorno della realtà virtuale


Articolo originale: GDC13: UDK agli sviluppatori che supportano Oculus Rift

Oculus Rift è un visore di realtà virtuale che permette di giocare totalmente immersi in una realtà tridimensionale, nei giochi che lo supportano. In cerca di fondi su Kickstarter, ha riscosso notevole successo, raccogliendo quasi due milioni e mezzo di fondi, ha da poco firmato un accordo con Epic Games, i tipi dietro l'Unreal Engine: chi ha acquistato il kit di sviluppo del visore riceverà anche una versione del popolare motore grafico ottimizzata per l'utilizzo dell'Oculus.

lunedì 25 marzo 2013

Dys4ia: il gioco diventa racconto di denuncia sociale

Dys4ia (dal blog dell'autrice)
Giocalo qui: http://www.newgrounds.com/portal/view/591565

Dys4ia è un gioco? Si ha i meccanismi di un gioco. Dys4ia è un racconto? Si racconta l'esperienza dell'autrice (Anna Anthropy in arte auntie pixelante) con una terapia ormonale sostitutiva. Anna Anthropy è una trans che ha voluto esprimere con questi gioco - denuncia - racconto, gli imbarazzi, le umiliazioni e le problematiche che ha dovuto sopportare i precedenti sei mesi quando decise di cominciare una terapia agli estrogeni. Il gioco si sviluppava contemporaneamente a ciò che viveva e ella stessa afferma "at the time i had no idea what the ending would be; it was hard to envision a happy ending.". Giocatelo.

domenica 24 marzo 2013

Come nacque Wikipedia


Video originale: Jimmy Whales sulla nascita di Wikipedia

Jimmy Whales racconta di come raccolse un eterogeneo gruppo di volontari, diede loro i mezzi per collaborare e diede inizio a Wikipedia, l'enciclopedia senza fine che si auto-organizza e autocorregge.


Nel 1962 Charles Van Doren, che divenne un redattore anziano della Britannica disse che l'enciclopedia ideale deve osare, smettere d'esser prudente ma se conoscete la storia della Britannica dal 1962 sapete che è l'opposto di audace è ancora un'enciclopedia completamente sicura e pesante Wikipedia d'altro canto è nata da un'idea nuova che è quella di un mondo nel quale ogni cittadino della terra ha libero accesso a tutto il sapere
e questo è ciò che stiamo facendo Wikipedia, l'avete appena visto è un enciclopedia ad accesso libero, scritta da migliaia di volontari di tutto il mondo, in molte lingue È scritta utilizzando il software Wiki -- di cui avete appena avuto una dimostrazione -- che permette a chiunque di redigere e salvare un testo che appare immediatamente su Internet Tutta Wikipedia è gestita da personale volontario quindi quando Yochai parla di nuovi metodi organizzativi descrive Wikipedia. Oggi vi dirò qualcosa di più di come funziona dal di dentro.
Wikipedia appartiene alla fondazione Wikimedia, fondata da me -- un'organizzazione non profit. L'obbiettivo principale della Wikimedia è di fornire un'enciclopedia ad ogni singola persona sulla Terra. E questo, se pensate a cosa significa, significa molto di più di costruire un bel sito web. Siamo interessati a tutti gli aspetti della barriera digitale, la povertà a livello globale, dare la possibilità a tutti di raggiungere l'informazione di cui hanno bisogno per prendere le decisioni giuste C'è molto da fare al di là di Internet ed è una delle ragioni del modello ad accesso gratuito, perchè permette all'imprenditore locale o chiunque lo voglia, di prendere il contenuto e farne ciò che vuole -- copiare, ridistribuire sia per trarne profitto sia per motivi non commerciali.
Molte iniziative sorgeranno intorno a Wikipedia in tutto il mondo. I fondi vengono da donazioni private e un dettaglio interessante è quanto poco necessiti Wikipedia per funzionare. Yochai vi ha mostrato il grafico del costo di una macchina da stampa. Io vi mostrerò quanto costa Wikipedia ma prima vi mostro quanto è grande. Ci sono 600.000 articoli in Inglese e 2 milioni di articoli fra tutte le lingue. Le più rappresentate sono Tedesco, Giapponese, Francese. Tutte le lingue europee dell'ovest sono molto rappresentate. Ma solo circa un terzo del traffico web riguarda Wikipedia in Inglese, il che è stata una sorpresa per molti. Su internet molti pensano in modo inglese-centrico ma noi siamo veramente globali, siamo presenti in moltissime lingue. In quanto a popolarità siamo il 50-esimo sito Web più frequentati del New York Times. È qui che ci ricolleghiamo al discorso di Yochai:
questo mostra la crescita di Wikipedia, la linea blu, e questo è il New York Times. È interessante notare che il sito web del New York Times è enorme, un'enorme organizzazione di non so quante centinaia di impiegati. Noi ne abbiamo esattamente uno, il nostro capo sviluppatore software, ed è stato assunto solo dal gennaio 2005, tutta la crescita precedente è avvenuta senza impiegati. I servers sono gestiti da una banda di volontari, tutto il lavoro di redazione è fatto da volontari. E il modo in cui siamo organizzati non è così tradizionale come potreste immaginare. La gente chiede sempre "Chi è a capo di questo?" o "Chi fa quello?" e la risposta è: chiunque lo voglia fare. È un sistema poco usuale e caotico. Abbiamo più di 90 server in tre locazioni. Sono gestiti da amministratori di sistema volontari sulla rete. Quando mi collego sia di giorno che di notte vedo sempre 8-10 persone che mi stanno aspettando per chiedermi qualcosa, per esempio a proposito dei server. Questo non sarebbe possibile se fosse un'azienda. Non potreste permettervi di avere una squadra di gente in attesa 24 ore al giorno che faccia quel che facciamo noi a Wikipedia.
Abbiamo circa 1,4 miliardi di pagine visualizzate al mese, è veramente una cosa gigantesca. E tutto gestito da volontari. Il costo totale mensile per la nostra connessione è di 5.000 dollari. Che è anche la nostra maggior spesa. Potremmo anche fare a meno dell'unico impiegato. In realtà abbiamo assunto Brian perché ha lavorato part time per due anni e a tempo pieno a Wikipedia, quindi l'abbiamo assunto perché potesse farsi una vita e andare al cinema qualche volta. La domanda principale con un'organizzazione così caotica è: come mai non è tutto una schifezza? Come mai il sito funziona così bene?
Prima di tutto: è vero? Beh, non è perfetto, ma e' veramente un buon sito, molto meglio di quanto vi possiate aspettare, data l'organizzazione completamente caotica. Perciò quando lo avete visto fare una stupida modifica sulla pagina che parla di me avrete pensato che tutto sarebbe degenerato in un mucchio di spazzatura. Ma vedendo i test di qualità -- e non ce ne sono mai abbastanza e incoraggio tutti a contribuire di più, se si confronta Wikipedia alle fonti tradizionali -- vinciamo a mani basse.
Una rivista tedesca ha confrontato la Wikipedia tedesca, che è un bel po' più piccola di quella inglese, all'Encarta di Microsoft e alla Brockhaus Multimedia ed abbiamo vinto a tutti i livelli. Esperti hanno controllato la qualità delle voci e siamo molto lusingati dai risultati. Molti conoscono la controversia Bush-Kerry su Wikipedia. Questo è un -- i media ne hanno parlato a lungo. Cominciò con un articolo su Red Herring. Il giornalista mi chiamò e loro -- però, devo dire che scrissero il mio nome giusto, ma loro volevano assolutamente dire: la campagna elettorale Bush-Kerry è così controversa, che stà dividendo la comunità. di Wikipedia. E mi citarono: "È il momento più controverso nella storia di Wikipedia." Quello che dissi in realtà fu: "Non c'è nessun tipo di controversia". Quindi in realtà c'è una bella discrepanza. Le voci venivano modificate molto pesantemente. Ed è vero che abbiamo dovuto bloccarle in un paio d'occasioni. Il Time ha recentemente riportato che "Ogni tanto bisogna prendere provvedimenti estremi e Wales ha bloccato la voce su Kerry e Bush per quasi tutto il 2004." Questo successe dopo che dissi al reporter che l'abbiamo bloccata in qualche occasione. La verità è che le controversie che potete pensare ci siano nella comunità di Wikipedia non sono vere e proprie controversie.
Articoli su temi scottanti vengono modificati molto spesso, ma non suscitano vere controversie nella nostra comunità La ragione è che la maggior parte della gente capisce la necessità di mantenersi neutrali. La lotta non è tra sinistra e destra, come molti credono, ma tra chi riflette e gli imbecilli. E nessun partito politico ha il monopolio su nessuna di queste due qualità. La verità sull'incidente Bush-Kerry è che le voci legate a Bush-Kerry furono bloccate per meno dell'1% del tempo nel 2004, e non perché fossero controverse ma a causa di interventi vandalici, cosa che, gente, accande anche sul palcoscenico, perfino dei giornalisti mi hanno raccontato di aver vandalizzato Wikipedia ed erano sorpresi che fosse stata risistemata così in fretta. Ho sempre detto loro di non farlo, non è una bella cosa da fare. Come facciamo a mantenere il controllo sulla qualita? Come facciamo a mantenere il controllo sulla qualita? Come funziona?
Per esempio ci sono linee di condotta comuni e funzionalità del software. La cosa più importante è la nostra politica di neutralità. Questa è una cosa che ho deciso sin dall'inizio, come cuore dei principi della comunità che non può essere messo in discussione. È un modo di cooperare per cui non parliamo molto di verità e obiettività. Se dicessimo che scriviamo solo cose vere non ci aiuterebbe per nulla nel nostro lavoro perchè non c'è accordo su cosa sia la verità. Ma abbiamo questo concetto di neutralità, che ha una lunga storia nel nostro ambiente, che praticamente dice che ogni volta che c'è una controversia Wikipedia non deve intervenire sul merito. Dobbiamo solo riportare ciò che le varie fazioni hanno detto. Questa politica di neutralità è veramente importante per noi, perché permette ad una comunità che è molto diversificata di cooperare e portare a termine il lavoro.
Abbiamo collaboratori che son molto diversi in termini di origini politiche, religiose e culturali. Con questa rigida regola di neutralità, che non è stata negoziabile fin dall'inizio, assicuriamo la cooperazione e che le voci non diventino semplicemente una guerra avanti e indietro tra la destra e la sinistra. Se uno si comporta in questo modo, gli viene richiesto di lasciare la comunità. Quindi quel che facciamo sono revisioni tra pari in tempo reale. Ogni cambiamento sul sito va alla pagina delle ultime modifiche. Appena qualcuno fa il suo cambiamento, và alla pagina delle ultime modifiche. Quella pagina delle ultime modifiche finisce anche anche sul canale IRC, che è un canale di chat su internet che la gente controlla con vari software. E la gente può ricevere feed RSS -- possono ricevere notifiche dei cambiamenti per email. E gli utenti possono creare le loro liste personali di controllo. La mia pagina è sulla lista di qualche volontario, perché è soggetta a vandalismi di tanto in tanto. Quel che succede è che qualcuno nota i cambiamenti molto in fretta, e li elimina rapidamente semplicemente annullando la modifica.
C'è una lista di nuove pagine, per esempio, cosicchè si puo andare ad una certa pagina di Wikipedia e vedere ogni nuova pagina appena viene creata. Questo è molto importante perché molte pagine nuove sono porcheria che dev'essere cancellata, tipo ASDFADSF. Ma naturalmente c'è anche della roba interessante su Wikipedia, alcuni dei nuovi articoli. Qualcuno comincia un articolo su qualcosa di interessante, qualcun altro lo trova intrigante e dà il suo contributo per migliorarlo. Abbiamo dei contributi anonimi, che è una delle cose più controverse e dibattute di Wikipedia. Cosicchè Chris ha potuto fare le sue modifiche senza identificarsi, semplicemente è andato alla pagina web e ha fatto una modifica. Ma solo il 18% delle modifiche sul sito sono fatte da utenti anonimi. Una cosa importante da capire è che la grande maggioranza delle modifiche provengono da una ristretta comunità ristretta di 600 - 1000 persone che comunicano costantemente fra di loro. Abbiamo più di 40 canali IRC, 40 mailing list. Tutta questa gente si conosce, comunicano e si incontrano al di fuori della rete.
Questa è la gente che fa il grosso del lavoro, e sono, in un certo senso, dei semiprofessionisti in quello che fanno, e che gli standard che ci poniamo sono uguali o più alti degli standard di qualitè professionali. Non li raggiungiamo sempre, ma ci sforziamo di farlo.
Questa stretta comunità è quella che si occupa del sito, e ci sono persone fra le più in gamba che abbia mai incontrato. Naturalmente, è il mio lavoro dirlo, ma è la verità. Il tipo di gente che si riunisce per scrivere un enciclopedia per passione tende ad essere gente intelligente.
Gli strumenti e il software: ce ne sono un sacco che ci permettono -- ci, ovvero la communità -- di controllare e anche auto-controllare tutto il lavoro. Questo è un esempio della cronologia della pagina sulla terra piatta, e potete vedere i cambiamenti che son stati fatti. Ciò che è bello di questa pagina è che potete guardarla e in un istante dire, certo, ora capisco. Quando qualcuno la guarda -- vedono qualcuno, un indirizzo IP anonimo, che fa una modifica alla mia pagina -- che sembra sospett -- chi è questa persona? Qualcuno controlla, può vedee immediatamente i cambiamenti segnalati in rosso e tutte le modifiche effettuate, per decidere, va bene, queste parole sono cambiate, cose così. Questo è uno strumento che possiamo usare per monitorare in fretta la storia di una pagina.
Un'altra cosa che facciamo nella comunità è lasciare tutto molto aperto a cambiamenti. La maggior parte delle regole sociali e i metodi di lavoro sono lasciati indeterminati nel software. Tutta quella roba stà lì sulle pagine Wiki. E non c'è niente nel software che applichi le regole. L'esempio che ho qui è una pagina di Voti per Cancellazione. Quindi, come ho detto prima, la gente ogni tanto scrive ASDFASDF -- che devono essere cancellate e in casi del genere gli amministratori cancellano. Non c'è ragione di parlarne a lungo. Ma potete immaginare che ci siano altre situazioni dove ci si chiede: è materiale sufficentemente importante per un'enciclopedia? È un'informazione verificabile? È una beffa? È vera? Di cosa tratta? Abbiamo bisogno di un metodo per rispondere a queste domande. Il metodo che nacque organicamente nella comunità è la pagina dei Voti per la Cancellazione. Nell'esempio che abbiamo qui si tratta di un film, "Twisted Issues" e la prima persona dice "Dovrebbe essere un film ma fallisce il test di Google miseramente." Il test di Google consiste nel cercare su Google e vedere se c'è, perché se non c'è nemmeno su Google probabilmente non esiste. Non è perfetto ma è un punto di partenza per una ricerca rapida. Quindi qualcuno dice "Cancellare, Cancellare -- non è degno di nota" Quindi qualcun altro "Aspettate, aspettate, l'ho trovato" L'ho trovato in un libro "La guida video alla problema dei film: i 20 film underground che dovete vedere" Ok Ok e il prossimo dice "Ripulire" Qualcuno dice "L'ho trovato su IMDB. Da tenere, da tenere" La cosa interessante di questo software è che questi voti sono solo -- sono solo testo scritto su una pagina. Non sono voti quanto piuttosto un dialogo. Ora è vero che alla fine un amministratore ci guarda può passare di qua e dare un'occhiata e dire: Ok, 18 cancellare, 2 tenere, lo cancelliamo. Ma in altri casi potrebbe essere 18 contro 2 ma è da tenere, perchè i due "tenere" dicono "Aspettate un minuto, aspettate un minuto, nessuno l'ha visto ma l'ho trovato in un libro, e ho trovato un link a una pagina che ne parla e domani me ne occupo quindi per favore non cacellatelo", e sopravviverà. Ed inoltre conta chi sono i votanti. Come ho detto è una comunità molto unita. Qui in fondo dice "Tenere, [è] un vero film", Rick Kay.
Rick Kay è un famoso Wikipediano che fa una gran mole di lavoro col vandalismo, gli scherzi e i voti per le cancellazioni. La sua opinione ha molto peso nella comunità perché sa quel che fa. Quindi come vengono prese le decisioni? La gente vuole sapere, ok, amministratori, roba del genere. Il modo in cui Wikipedia è amministrata, il governo della comunità, è tutto molto confuso, ma è un'accettabile misto di consenso -- cioè cerchiamo di evitare di votare sul contenuto degli articoli, perchè il punto di vista della maggioranza non è necessariamente neutrale. C'è un po' di democrazia, tutti gli amministratori -- la gente che può eliminare pagine, che non significa che hanno il diritto di eliminare pagine, devono comunque seguire le regole -- ma sono eletti, sono eletti dalla comunità. Talvolta la gente -- qualche troll sulla rete -- mi accusa di scegliere gli amministratori per cambiar i contenuti dell'enciclopedia. Mi vien da ridere perchè non ho neppure idea di come siano eletti, in realtà. C'è anche un po' di aristocrazia. Ve ne sarete accorti quando ho menzionato che Rick Kay ha più peso di altri che non si conoscono.
A volte faccio questa presentazione con Angela, che è appena stata rieletta nel consiglio dalla comunità -- nel Consiglio della Fondazione, con più del doppio dei voti di quello che non lo è stato. E la imbarazzo sempre perché dico, bene, Angela, per esempio, potresti fare una cosa qualsiasi con Wikipedia senza essere scoperta, dato che sei tanto ammirata e potente? L'ironia è che, certo, Angela lo potrebbe fare proprio perché è una persona che sapreste che mai e poi mai infrangerebbe una qualunque regola di Wikipedia. E mi piace anche dire che lei è la sola persona che in realtà conosce tutte le regole di Wikipedia, quindi... e poi c'è la monarchia e il mio ruolo nella comunità.. Stavo descrivendo il mio ruolo una volta a Berlino e il giorno dopo sul giornale il titolo diceva "Io sono la Regina d'Inghilterra". Non è esattamente quello che dissi, ma -- il punto è il mio ruolo nella comunità -- nel mondo del software c'è una lunga -- C'è una lunghissima tradizione nel modello del dittatore benevolo. Se guardate la maggior parte dei progetti software gratuiti, hanno una persona sola come capo che tutti riconoscono come dittatore benevolo. Beh, non mi piace il termine dittatore benevolo, e non credo che sia il mio ruolo nel mondo delle idee l'essere il dittatore di tutto lo scibile umano conosciuto al mondo. Semplicemente non mi sembra appropriato. Ma c'è la necessità di un po' di monarchia autoritaria, una certa quantità di -- a volte dobbiamo prendere una decisione, senza essere bloccati troppo pesantemente da un processo decisionale formale.
Per esempio di come questo è stato -- o del perché questo può essere importante, recentemente abbiamo avuto un problema con dei neo-Nazisti che hanno scoperto Wikipedia, e hanno detto: "Oh beh, è terribile, questo è un sito web cospiratore ebreo e cominceremo a cancellare alcuni articoli che non ci piaciono. E, guarda, hanno un sistema a votazione, perciò manderemo -- noi abbiamo 40.000 membri, e li mandiamo da loro e voteranno tutti insieme e faranno cancellare quelle pagine". Beh, riuscirono a far comparire 18 persone. Un esempio di matematica neonazista per voi. Pensano ancora di avere 40.000 membri mentre ne hanno 18. Insomma riuscirono a organizzare 18 persone per votare in un modo assurdamente leale la cancellazione di un articolo perfettamente valido. Ovviamente, il risultato del voto fu 85 contro 18, e il nostro processo democratico non fu mai veramente in pericolo. D'altro canto la gente disse "Cosa faremmo ora? Voglio dire, potrebbe accadere e cosa faremo se un gruppo si organizzasse seriamente e decidesse di votare?" Quindi dissi "Beh fanculo, semplicemente cambieremo le regole." Questo è il mio lavoro nella comunità: quello di dire che non permetteremo che la nostra libertà e franchezza mettano in pericolo la qualità dei contenuti. Finchè la gente mi dà fiducia nel mio ruolo, allora è un posto valido per me. Naturalmente a causa della libera utilizzazione dei contenuti, se non faccio un buon lavoro i volontari sono più che felici di prendere e andarsene -- non posso ordinare a nessuno cosa fare.
Quindi il punto finale è capire come Wikipedia funzione, è importante capire che il nostro modello Wiki è il modo in cui lavoriamo, ma non siamo anarchici fanatici della rete. In effetti, il nostro -- siamo molto flessibili per quanto riguarda la metodologia sociale, perché alla fine la passione della comunità è per la qualità del lavoro, non tanto per il processo che usiamo per farlo. Grazie. (Applausi)
Ben Saunders: Hei, salve, sono Ben Saunders. Jimmy, hai menzionato che l'imparzialità è fondamentale per il successo di Wikipedia. Mi colpisce che così tanti che i libri di testo usati per educare i nostri figli siano profondamente di parte. Hai notato se Wikipedia è usata dagli insegnanti? E quale credi sia il suo ruolo nel cambiare la scuola?
Jimmi Wales: Si, molti insegnati cominciano ad usare Wikipedia. Un altro -- c'è una storia dei media a proposito di Wikipedia, che credo sia falsa. Ha origine dalla storia dei bloggers in contrapposizione ai giornali. La storia è la seguente: c'è questa cosa assurda, Wikipedia, ma gli accademici e gli insegnanti la odiano. E non è vero. L' ultima volta che ho ricevuto una e-mail da un giornalista che diceva, "Perché gli accademici odiano Wikipedia?" gli ho risposto con il mio indirizzo e-mail di Harvard, perché da poco ero stato nominato membro lì. E ho detto "Beh, non tutti la odiano" Ma credo avrà un grande impatto. Ed ora abbiamo un progetto per il quale sono molto contento, che è il progetto Wiki Libri che un tentativo di creare liri di testo in tutte le lingue. Ed è un progetto molto più grande; ci vorranno circa 20 anni perché dia dei frutti. Ma contribuirà alla nostra missione di dare un enciclopedia ad ogni singola persona sula Terra. Non voglio dire che riempiremo tutti di CD come fece AOL. Vuol dire dare a tutti uno strumento utile che possano usare. E anche se per un sacco di persone nel mondo, se vi dò un'enciclopedia scritta ad un livello universitario, non faccio nulla di buono senza un'intera libreria di materiale che vi porti al punto di poterla effettivamente usare. Il progetto Wiki Libri è uno sforzo per fare questo. Penso che diventerà un fenomeno enorme -- non necessariamente fatto da noi, stanno arrivando un sacco di innovazioni. Ma i libri di testo gratuiti sono la prossima grande novità nell'insegnamento.

sabato 23 marzo 2013

venerdì 22 marzo 2013

Buon compleanno Twitter!

Twitter (di Scott Beale - Flickr)
Benché io abbia un account Twitter dal 2007, ho cominciato ad utilizzarlo con una certa frequenza da questa estate. Galeotte furono le Olimpiadi di Londra che ho vissuto praticamente tramite gli account dei giornalisti e degli atleti, italiani e non, che vi hanno partecipato. Ricordo che la prima impressione fu: "bello, ma a che serve?" solo adesso ho capito bene.

Twitter non è un social network dove riconnettersi con i vecchi amici (come Facebook) e nemmeno un social nel quale condividere le proprie passioni (come vorrebbe essere Google+), ma è un information network, cioè uno strumento che permette ai propri utenti di trasformarsi in veri e propri cronisti. La frase chiave è di Kevin Thau (VP of Business and Corporate Development di Twitter) "Il ragazzo che ha visto atterrare l’aereo sul fiume Hudson, di fronte ai suoi occhi, non ha pensato ad inviare una email. L’ha twittato".

Oggi (ieri per chi legge ndNicola) Twitter compie sette anni e lo festeggia con questo video:

giovedì 21 marzo 2013

Il tramonto della grazia

Sans-serif t-shirt close-up (di Brett Jordan - Fickr)
Articolo originale: serif – sans serf, the final battle

Lo spunto di questo post mi è stato dato da un post in un bel blog che leggo spesso circa l'utilizzo dei font Serif e Sans Serif. I font Serif sono quei font con le "grazie", cioè quei trattini al termine del carattere (nelle foto tratte da Wikimedia, sono evidenziati in rosso)
Font Serif

E si distinguono dai Sans Serif che ovviamente non ne hanno

Font Sans Serif
Personalmente anche io ricordavo che i font Serif sono considerati migliori per la lettura, ma in effetti se parliamo di lettura su schermo o su dispositivo portatile non è più così. UrbanFonts ha creato questa bella infografica:


For free fonts and dingbats, check UrbanFonts.com

mercoledì 20 marzo 2013

Come aumentare rapidamente i follower, i like e i +1 del vostro sito: il social pagamento!

Like (di Adam Fagen - Flickr)
Articolo originale: How to Accept Social Payments on your Website

Avete collegato il vostro sito ad un account Twitter, ad una pagina Facebook e/o ad una pagina Google+ e volete aumentare rapidamente il numero di follower, di like e di +1? Semplicissimo basta usare il social pagamento!

In che consiste? Invece di fare pagare il vostro contenuto con del denaro, fatelo pagare con un click su i vari gadget. Il semplice codice javascript proposto nel post e qui replicato intercetta i click ai vari social gadget e aggiunge al link l'indirizzo di un pdf da fare scaricare all'utente (o il link ad un'altra pagina). Eccovi il codice, con l'avvertenza che basta guardare nel sorgente della pagina web per risalire al link e bypassare il tutto, ma considerando che non c'è denaro difficilmente qualcuno lo farà...


<html xmlns:fb="http://ogp.me/ns/fb#">
    <head>
        <title>Pay with a Tweet, Facebook Like or Google +1</title>
        /*  Original Social Payments by Digital Inspiration (2013) */
        /*  You are free to use, modify or republish this code  */
        /*  Tradotto da Cut 'n' Post!  */
    </head>
    <body>
    <div id="fb-root"></div>
    <script type="text/javascript">

        function labnol() {
          // Il file da fare scaricare all'utente dopo il click sul gadget
          var url = "http://www.labnol.org/";  
          url = "<a href='" + url + "'>Click here</a> to download the file.";
          document.getElementById("restricted").innerHTML = url;
        }

        window.fbAsyncInit = function() {
          FB.init({ status : true, cookie : true, xfbml  : true });
          FB.Event.subscribe('edge.create', function(response) { labnol(); });
        };

        (function(d, s, id) {
          var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0];
          if (d.getElementById(id)) return;
          js = d.createElement(s); js.id = id;
          js.src = "//connect.facebook.net/en_US/all.js";
          fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);
        }(document, 'script', 'facebook-jssdk'));

        window.twttr = (function (d,s,id) {
          var t, js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0];
          if (d.getElementById(id)) return; js=d.createElement(s); js.id=id;
          js.src="//platform.twitter.com/widgets.js"; 
          fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);
          return window.twttr || (t = { _e: [], ready: function(f){ t._e.push(f) } });
        }(document, "script", "twitter-wjs"));

        twttr.ready(function (twttr) {
          twttr.events.bind('tweet', function(event) {
            labnol();
          });
        });

        (function() {
          var po = document.createElement('script'); 
          po.type = 'text/javascript'; po.async = true;
          po.src = 'https://apis.google.com/js/plusone.js';
          var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; 
          s.parentNode.insertBefore(po, s);
        })();
    </script>

     <div id="restricted">

      // Add the default text of the tweet and your Twitter handle    
      <a href="https://twitter.com/share"                                       
          data-text="Digital Inspiration is my favorite how-to blog http://labnol.org" 
          data-via="labnol" class="twitter-share-button" data-lang="en"></a>

      // The URL of the page that visitor need to +1 on Google Plus
      <g:plusone size="medium" callback="labnol"
          href="http://www.labnol.org/"></g:plusone>

      // The full URL of your Facebook Page goes here
      <fb:like href="http://www.facebook.com/digital.inspiration" send="false" 
          layout="button_count" width="220" show_faces="false"></fb:like>

     </div>
    </body>
  </html>

martedì 19 marzo 2013

Le startup e il problema dell'uovo e della gallina

"OK cara, lo ammetto, ci siamo fatti un po' prendere
 la mano con questa storia del Viagra..." (di ecatoncheires - Flicker)
Articolo originale: Strategy Letter II: Chicken and Egg Problems

Nel precedente post sul perché i siti di dating non sono buone startup si è fatto riferimento al problema dell'uovo e della gallina. Tutti conoscono la famosa domanda "è nato prima l'uovo o la gallina?" diventata ormai icona delle domande senza risposta, ma più interessante è capire cosa significhi riferendosi alla realtà di una startup. Nel post segnalato Joel Spolsky ci spiega in cosa consiste e fornisce alcuni consigli su come individuarlo e combatterlo. Spolsky è un ingegnere informatico che è stato capo progetto alla Microsoft di Excel, oggi ha fondato una sua azienda e il noto sito web per programmatori Stack Overflow ed è anche un blogger molto conosciuto e nel suo blog fornisce consigli sullo sviluppo del software. Traduco liberamente il post in questione.

L'idea di una pubblicità è mentire senza essere scoperti. La maggior parte delle compagnie, quando eseguono una campagna pubblicitaria, semplicemente prendono la più sfortunata verità sulla propria impresa, la capovolgono ("la bugia") e la propongono come punto di forza. Chiamiamola "dimostrazione per ripetuta asserzione". Per esempio, i sedili in aereo sono scomodi e stretti e gli impiegati sono scortesi, anzi l'intero sistema aereo commerciale è progettato come una tortura. Per questo motivo tutte le pubblicità delle linee aeree vertono su quanto confortevole sia viaggiare con loro e su quanto sarete coccolati. Quando la British Airways mostrò una pubblicità con un uomo d'affari in viaggio che sognava di essere un neonato in una culla, capì che ogni senso di ragionevolezza era perduto. [Per rimanere ad una realtà più comprensibile al pubblico italiano pensate a quella pubblicità dove viene decantato il famoso tonno dalle pinne gialle dei mari del nord (notoriamente di qualità inferiore a quello pescato nel Mediterraneo) e alla sua caratteristica di "spezzarsi con un grissino" (quando il buon tonno dovrebbe essere invece sodo come una bistecca!) o alla pubblicità del cioccolato che contiene "più latte e meno cacao" ndNicola]

Avete bisogno di un altro esempio? L'industria cartiera sta completamente devastando le nostre foreste nazionali, tagliando senza pietà antiche foreste che nemmeno possiedono. Così la loro pubblicità mostra ovviamente vecchie foreste di pino e ci informa di quanto tengano conto del rispetto dell'ambiente. Le sigarette causano la morte, quindi le loro pubblicità mostrano la vita e personaggi immersi nella natura. E così via.

Quando il primo Macintosh fu venduto, non c'era software disponibile. Così Apple creò un gigantesco e patinatissimo catalogo di software etichettato come "disponibile". Metà del catalogo riportava in piccolo la dicitura "in sviluppo", l'altra metà non sarebbe mai stata creata ne allora ne mai. Ma anche possedendo uno spesso e patinato catalogo con un software per pagina, restava il fatto che non potevate comprare un programma di scrittura o un foglio elettronico da fare girare nei 128KB del Macintosh. Esistevano cataloghi software di questo tipo anche per NeXT e BeOS. (Attenzione fan di NeXT e BeOS: non ho bisogno che mi scriviate per dirmi quanto è bello il vostro sistema operativo, OK? Scrivete un vostro articolo). Insomma l'unica cosa che ti dice un catalogo del software è che non c'è software disponibile per la tua piattaforma. Quando vedete una cosa del genere scappate nella direzione opposta.

Amiga, Atari ST, Gem, IBM TopView, NeXT, BeOS, Windows CE, General Magic, la lista delle "nuove piattaforme" fallite potrebbe andare avanti. dato che sono piattaforme, per definizione, non sono interessanti in sé senza un corredo di software che vi giri sopra. Ma, con davvero pochissime eccezioni (e sono sicuro che riceverò tonnellate di email da noioso fan di arcane e misconosciute piattaforme come Amiga o RSTS-11), nessun sviluppatore di software con un minimo di senso commerciale scriverebbe intenzionalmente software per una piattaforma con 100.000 utenti (nel momento migliore) come BeOS, quando con lo stesso sofrzo potrebbe produrre per una piattaforma con 100.000.000 di utenti, come Windows [79% del mercato a Febbraio 2013 ndNicola]. D'altra parte il fatto che qualcuno scriva ancora del software per questi sitemi stravaganti significa che il profitto non è tutto: il fervore religioso è vivo e vegeto. Buon per te, caro. Hai scritto un simpatico clone di microEmacs per il Times Sinclair 1000. Bravo. Ecco un quarto di dollaro. comprati qualcosa di buono.

Dunque. Se sei tra coloro che creano piattaforme, probabilmente avrai a che fare con quello che comunemente si chiama problema dell'uovo e della gallina. Nessuno comprerà la tua piattaforma fino a che non avrà del buon software e nessuno scriverà quel software fino a che una ampia base di utenti non avrà comprato la tua piattaforma.Una sorta di circolo vizioso, un mortale nodo gordiano.

Il problema dell'uovo e della gallina, e le sue varianti, è il più importante elemento di strategia imprenditoriale da capire. OK puoi vivere anche senza capirlo: Steve Jobs ha fondato la sua carriera sul non capire il problema dell'uovo e della gallina, due volte. Ma il resto di noi non ha a disposizione il "Campo di Distorsione della Realtà" personale che Jobs aveva; quindi dateci dentro e studiate duramente.

Lezione uno. Il problema dell'uovo e della gallina riguarda generalmente chi produce piattaforme per software, ma esiste un altro problema dell'uovo e della gallina: ogni mese milioni di carte di credito costringono le varie compagnie ad inviare per posta miliardi di estratti conto ai propri clienti. La gente scrive degli assegni, li mette in busta e le posta indietro. Le buste vengono raccolte in grandi scatoloni e inviate in paesi dove il costo del lavoro è infimo, lì vengono aperte e controllate. L'intera operazione per quanto economica possa essere, costa alle compagnie più di 1$ a conto.

Per chi usa Internet, sembra uno scherzo. "Inviatemi l'estratto conto via posta elettronica, lo pagherò online e vi costerà molto di meno".

Avreste ragione. Così molte imprese si sono lanciate in questo mercato che prende il nome di Bill Presentment, una di queste è stata Microsoft. La loro soluzione, chiamata TransPoint, era questa: un sito web che ti avrebbe mostrato il tuo conto e tu da lì potevi pagare. Così se tu facessi parte del sistema Microsoft, per pagare i tuoi estratti conto dovresti fare visita al sito di tanto in tanto e se diciamo ricevessi una decina di estratti conto al mese, non sarebbe comodissimo, ma nemmeno una gran tortura. C'è un problema: le compagnie di carte di credito che lo usano sono poche, quindi se tu ricevessi fatture anche da compagnie che non sono nel sistema le dovresti pagare in altro modo.

Il risultato? Non ne valeva la pena. Mi sorprenderei se più 10.000 persone usassero questo sistema [ora è scomparso ndNicola]. Microsoft va dalle compagnie e dice "mandate le fatture attraverso il nostro sistema" e la compagnia "OK Quanto ci costa?" Microsoft: "50 centesimi che è molto meno del dollaro che spendete adesso!" compagnia "Bene! Niente altro?" Microsoft "Oh si, ci sarebbero da pagare i costi per l'installazione del software e per la connessione sono altri 250.000 dollari!"

E siccome Microsoft ha così pochi utenti è difficile immaginare che uno spenda 250.000$ per risparmiare 0,5$ per diciamo 37 utenti! Il problema dell'uovo e della gallina è rispuntato fuori! I clienti non verranno fino a che non avrete abbastanza compagnie, le compagnie non verranno fino a che non avrete clienti! Microsoft è abbastanza grande per permettersi errori del genere, ma una startup proprio no. Cosa potete fare?

Le piattaforme software ci danno un piccolo suggerimento su come ovviare a questo problema. Se guardiamo alla storia delle piattaforme software fin da quando venne introdotto il primo PC-IBM, scopriremo qualcosa!

Molte persone pensano che il PC-IBM richiedeva espressamente il PC-DOS. Non è vero. Quando venne introdotto il primo PC-IBM potevi scegliere tra almeno tre sistemi operativi: PC-DOS, XENIX (una debole versione ad 8 bit di Unix prodotta, e non sto scherzando, da Microsoft) e una cosa chiamata UCSD P-System che era, ci crediate o no, una cosa come Java: simpatico, lento, basato sulla portabilità del bytecode, il tutto 20 anni prima di Java.

Oggi, la maggior parte delle persone non ha mai sentito nominare XENIX o UCSD. Potreste pensare che ciò sia dovuto al fatto che Microsoft ha preso il sopravvento nel mercato grazie a gigantesche mosse di marketing.  Non è così. Microsoft era molto piccola e non era niente di paragonabile a quella che conosciamo oggi. La Microsoft di allora era la Digital Research che aveva un differente sistema operativo. Allora perché PC-DOS vinse questa gara a tre?

Perché prima dei PC, l'unico reale sistema operativo che tu potevi avere era il CP/M; tutto il mercato dei computer era basato sul CP/M, anche se era molto piccolo visto che un computer poteva costare 10.000$. Erano costosi e per niente facili da usare, ma c'era chi lo aveva comprato, per utilizzarlo come elaboratore di testi, perché c'era un ottimo programma di videoscrittura chiamato "Wordstar per CP/M" e l'AppleII non poteva fare video scrittura (tanto per cominciare non aveva le minuscole).

Ora il DOS 1.0 era stato progettato con una modalità di compatibilità verso il CP/M già integrata. Non solo supportava una nuova interfaccia di programmazione che i programmatori più scafati conoscono come INT 21, ma supportava totalmente la vecchia interfaccia di programmazione di CP/M. Poteva fare girare qualunque software disegnato per CP/M. Infatti Wordstar fu portato su DOS cambiando un singolo byte nel codice (un vero programmatore potrebbe dirvi quale, io l'ho dimenticato).

E' opportuno che lo ripeta. Wordstar è stato portato su DOS cambiando un singolo byte nel codice. Lasciate maturare la notizia.

Ecco.

Avete capito?

DOS diventò popolare perché aveva del software già il primo giorno. E aveva del software perché Tim Paterson aveva pensato di includere la compatibilità verso CP/M, perché a quei tempi qualcuno era stato abbastanza furbo da ovviare al problema dell'uovo e della gallina.

Torniamo rapidamente ai nostri giorni. Nell'intera storia delle piattaforme per PC, ci sono stati due grandi cambiamenti di paradigma che hanno coinvolto tutti gli utenti: tutti sono passati a Windows 3.x e tutti sono passati a Windows 95. Solo un ristretto numero di persone ha cambiato per qualcosa d'altro. Tutto merito del piano segreto di Microsoft per la conquista del mondo? Potete anche pensarlo, ma io penso che ci sia un'altra importante ragione dietro e che ha a che fare con il problema dell'uovo e della gallina.

Tutti sono passati a Windows 3.x. La cosa importante di questa frase è il 3. Perché tutti non sono passati a Windows 1.0? Oppure 2.0? O a quelli che seguirono? Perché Microsoft aveva bisogno di 5 versioni per imbroccare quella giusta? No.

La vera ragione consiste in alcune capacità che il processore Intel 80386 aveva e che infatti era richiesto per fare girare Windows 3.0.

  • Prima capacità: I vecchi programmi DOS mostravano le cose sullo schermo scrivendo direttamente in celle di memoria che rappresentavano singole locazioni dello schermo. Era l'unico modo per fare programmi veloci tale da farli sembrare anche buoni. Windows non lo permetteva, perché operava graficamente in maniera diversa. Nei vecchi processori gli ingegneri di Microsoft non avevano altra scelta che cambiare in modalità a tutto schermo una volta che veniva mandato in esecuzione un programma DOS. Dal 80386 invece si poteva creare una memoria virtuale e un set di interrupt per notificare al sistema operativo che un programma voleva scrivere su schermo. Windows avrebbe allora provveduto a tradurre la richiesta di accesso diretto allo schermo nell'equivalente grafico.
  • Seconda capacità: i vecchi programmi DOS davano per assunto che venissero eseguiti su un singolo processore. Per questo motivo non funzionavano bene insieme. Il 80386 aveva la capacità di creare dei PC virtuali, ciascuno dei quali agiva come se fosse un completo 8086, in questo modo i vecchi programmi DOS poteva pretendere di avere un intero computer a loro disposizione anche mentre altri programmi in esecuzione pretendevano lo stesso.

Quindi Windows 3.x sui processori Intel 80386 fu la prima versione che permise di usare, in maniera convincente, più programmi DOS contemporaneamente. Ti permetteva insomma di riutilizzare il tuo vecchio software.

Windows 95? Nessun problema. Una nuova API a 32 bit, ma la totale compatibilità verso i vecchi software a 16 bit. Microsoft era ossessionata da questa compatibilità, spesero una enorme mole di tempo e denaro nel testare tutti i vecchi programmi per PC. Jon Ross, che scrisse la versione originale di SimCity per Windows 3.x, mi disse che aveva lasciato un bug nel programma che rileggeva la memoria non appena era stata liberata. Su Windows 3.x non era un problema perché la memoria non andava da nessuna parte. Nelle versioni beta di Windows 95 SimCity non funzionava. Microsoft se ne accorse e indagò fino ad accorgersi del bu, quindi aggiungese una parte di codice specifica per SimCity che monitorava l'esecuzione del gioco in questione, nel qual caso veniva usato uno specifico gestore di memoria che permettesse al gioco di funzionare nonostante fosse buggato. Questa è il genere di ossessione verso la compatibilità a ritroso che ha permesso che tutti passassimo a Windows 95.

Avrete cominciato a farvi una idea di come ovviare al problema dell'uovo e della gallina: prevedere una modalità di compatibilità a ritroso che vi fornisca enormi carichi di galline e/o di uova fin dal primo giorno, quindi sedersi e cominciare a rastrellare soldi.

Ah. Torniamo un attimo al problema delle consegne di estratti conto, ricordate? Il problema uovo-gallina è che se puoi pagare solo i tuoi conti Con Ed, non userai mai quel servizio. Come risolverlo? Microsoft non ci è riuscita. PayMyBills.com (e un'altra dozzina di startup) si. Si doveva provvedere a fornire una totale compatibilità a ritroso: se la compagnia non supportava il sistema, bastava chiedere alla compagnia di inviare la posta alla startup, qui una serie di operatori avrebbero aperto le buste e scansionato il tutto. Adesso l'utente aveva tutti i suoi conti nel sito. Visto che ogni compagnia esistente era nel sistema. Gli utenti sarebbero stati soddisfatti e sarebbero cresciuti, permettendo a PayMyBills.com di andare dalle compagnie che non lo supportavano e dire "ho 93400 tuoi utenti, perchè non risparmi 93.400$ al mese e non fai una connessione diretta con noi?"

Le imprese che falliscono nel riconoscere il problema dell'uovo e della gallina possono essere viste come imprese che tentano di bollire l'acqua degli oceani: i loro business plan prevedono che 93.000.000 utenti siano d'accordo con il loro folle schema per funzionare.

Conclusione: se sei in un mercato con un problema uovo-gallina, è meglio che tu fornisca un meccanismo di compatibilità a ritroso per risolverlo. Molte compagnie hanno affrontato e risolto questo problema, quando Transmeta ha prodotto il primo processore ha dovuto ammettere che se vuoi produrre CPU non puoi fare a meno di fare girare codice per CPU Intel e ne produsse di compatibili.

lunedì 18 marzo 2013

Where: I labirinti delle stagioni

Where (di Mike Inel - Deviantart)
Scaricalo da qui: http://www.sendspace.com/file/fndahp

Where è un gioco freeware di Mike Inel, realizzato con Dark Basic, un popolare linguaggio di programmazione 3D. Lo scopo gioco, dalla resa grafica particolarmente suggestiva, è semplice: raggiungere il palloncino al centro del labirinto. Il labirinto però è particolare, raggiungendo alcune piattaforme e premendo la barra spazio, verrete trasportati in un altra dimensione temporale e il labirinto si riconfigurerà attorno a voi, aprendovi nuovi passaggi e chiudendovene di vecchi: stara dunque al giocatore capire come muoversi non solo attraverso lo spazio, ma anche tra le dimensioni temporali per raggiungere il centro del labirinto. Disponibile solo per Windows, richiede Direct X 9.

domenica 17 marzo 2013

La musica classica è per tutti



Benjamin Zander, direttore della Filarmonica di Boston,  ha due passioni estremamente contagiose: la musica classica e aiutare chiunque incontri a capire che ne è innamorato anche se non lo sapeva, questo lo porta a dire che tutti noi dovremmo amare le nuove possibilità, le nuove esperienze e le nuove connessioni.
Probabilmente molti di voi conoscono la storia dei due uomini d'affari che andarono laggiù in Africa nel 1900. Erano stati mandati là per vedere se c'erano possibilità per il mercato delle scarpe. Entrambi mandarono dei telegrammi a Manchester. Uno di loro scrisse: "Situazione disperata. Stop. Nessuno ha le scarpe." E l'altro: "Occasione unica. Nessuno ancora porta le scarpe!" (Risate)
C'è una situazione simile nel mondo della musica classica, perché alcune persone pensano che la musica classica stia morendo. E alcuni di noi che pensano che il meglio deve ancora venire. Piuttosto che mostrarvi statistiche e grafici e dirvi tutto sulle orchestre che si stanno sciogliendo, e sulle case discografiche che stanno chiudendo, ho pensato di fare un esperimento stasera -- un esperimento. In verità, non è un vero esperimento perché io già conosco il risultato.
Ma è proprio come un esperimento. Ora, prima di -- (Risate) --- prima di iniziare, devo fare due cose. Primo, voglio ricordarvi come suona il piano un ragazzino di sette anni. Forse ce l'avete in casa. Suona più o meno così. (Piano) Vedo che qualcuno di voi riconosce questo ragazzino. Se si esercita per un anno e prende lezioni, ora ha otto anni e suona così. (Piano) Suona per un altro anno e prende lezioni, ora ha nove anni. (Piano) E per un altro anno, e prende lezioni. Ora ha dieci anni. (Piano) Solitamente a questo punto mollano. (Risate) (Applausi) Ora, se aveste aspettato un altro anno, avreste sentito questo: (Piano)
Ora, quello che è successo non è ciò che forse avete in mente, sarebbe a dire che tutto a un tratto si è appassionato, diventando dedito, coinvolto, che ha cambiato insegnante, raggiunto la pubertà, o chissà cosa. Quello che è successo veramente è che gli accenti si sono ridotti. Vedete, la prima volta suonava con un accento su ogni nota. (Piano) Ed il secondo una ogni due note. (Piano) Potete vederlo guardano la mia testa. (Risate) Il ragazzino di nove una ogni quattro note. (Piano) E il ragazzino di dieci una ogni otto note. (Piano) E il ragazzino di 11 anni, un accento sull'intera frase. (Piano)
Lo so -- non so come siamo finiti in questa posizione. (Risate) Non ho deciso che avrei alzato la mia spalla o mosso il mio corpo. No, la musica mi ha spinto, e questo è il motivo per cui lo chiamo suonare su una chiappa. (Piano) Può essere l'altra chiappa. (Piano) Una volta, c'era questo signore ad una presentazione che stavo facendo mentre lavoravo con un giovane pianista. Era il presidente di una azienda in Ohio. E io stavo lavorando con questo giovane pianista e ho detto, "Il tuo problema è che sei un pianista a due chiappe. Dovresti essere un pianista a una chiappa." E l'ho spinto in quella posizione mentre stava suonando. E all'improvviso la musica è decollata. Ha preso il volo. C'è stato un sussulto nel pubblico quando ha sentito la differenza. E poi ho ricevuto una lettera da questo signore. Diceva, "Ero così commosso che son tornato e ho trasformato tutta la mia azienda in una azienda a una chiappa." (Risate)
Allora, l'altra cosa che volevo fare è dirvi qualcosa su voi stessi. Penso ci sono 1600 persone qui. La mia stima è che probabilmente 45 di voi sono dei veri appassionati di musica classica. Voi adorate la musica classica. La vostra radio è sempre su quella stazione di classica. Avete dei CD nella vostra macchina e andate a sentire l'orchestra. I vostri figli suonano qualche strumento. Non potete nemmeno immaginare la vostra vita senza musica classica. Questo è il primo gruppo, è un gruppo abbastanza piccolo. Poi c'è un altro gruppo, più grande. Queste sono le persone a cui la musica classica non dispiace. (Risate) Voglio dire, dopo una lunga giornata di lavoro arrivate a casa e vi versate un bicchiere di vino, piedi all'insù. Un pò di Vivaldi in sottofondo non può certo far male. (Risate) Questo è il secondo gruppo. Ora, è il turno del terzo gruppo. Queste sono le persone che non ascoltano mai musica classica. Semplicemente non fa parte della vostra vita. Magari vi capita di sentirla all'aeroporto come fosse fumo passivo, ma ... (Risate) ... e magari un po' di della marcia dall'Aida quando passate per la reception. Altrimenti non la ascoltate mai. Probabilmente questo è il gruppo più grosso di tutti.
E infine c'è un gruppetto molto piccolo. Queste persone pensano di non avere orecchio musicale. Un numero impressionante di persone pensa di non avere orecchio musicale. In verità, spesso sento dire "Mio marito non ha orecchio". (Risate) Di fatto, non si può non avere orecchio. Senza orecchio musicale, non si possono cambiare le marce in macchina. Non si possono distinguere un texano da un romano. E il telefono. Il telefono. Se vostra madre chiama al misero telefono, chiama e dice "Pronto," non solo voi sapete chi è, ma anche di che umore è. Avete un orecchio fantastico. Tutti hanno un orecchio fantastico. Nessuno è senza orecchio musicale.
Vi svelo una cosa. Non funziona se continuo con questa solfa, con un divario così ampio tra quelli che capiscono, amano e sono appassionati di musica classica, e quelli che non hanno alcun rapporto con essa. Le persone senza orecchio, quelle non sono più qui. Ma anche tra le altre tre categorie, il divario è troppo ampio. Quindi resterò qui finché ogni singola persona in questa stanza, da basso ed in Aspen, e tutti quelli che stanno guardando, saranno arrivati ad amare e capire la musica classica. Questo è quello che faremo.
Avrete notato che non ho il minimo dubbio che questo funzionerà se guardate il mio volto, giusto? E' una delle caratteristiche di un leader quella di non dubitare per un momento delle capacità di coloro che sta guidando alla realizzazione del suo sogno, qualunque esso sia. Immaginate se Martin Luther King avesse detto, "Ho un sogno. Ma non sono sicuro se saranno all'altezza." (Risate)
Fryderyk Chopin (Wikimedia)
Ok. Ora suonerò un pezzo di Chopin. Questo è un bellissimo preludio di Chopin. Qualcuno di voi lo riconoscerà. (Musica) Sapete cosa penso sia successo qui? Quando ho iniziato, avete pensato, "Che bella musica." (Musica) "Secondo me non dovremmo andare nello stesso posto per le vacanze estive l'anno prossimo. (Risate) E' strano, non credete? E' strano come questi pensieri si insinuino nella vostra testa. E ovviamente -- (Applausi) -- e ovviamente, se il pezzo è lungo e avete avuto una giornata lunga, potreste addirittura appisolarvi. Il vostro compagno allora vi da una gomitata dicendo, "Sveglia! E' cultura!", e voi vi sentite pure peggio.
Ma avete mai pensato che il motivo per cui la musica classica vi fa addormentare non dipende da voi, ma da noi? Nessuno ha pensato mentre suonavo, "Perchè sta usando così tanti accenti?" Se avessi mosso la testa l'avreste pensato sicuramente. (Musica) E per il resto della vostra vita, ogni volta che sentirete della musica classica sarete sempre in grado di riconoscere questi accenti.
Allora, vediamo come funziona veramente questa faccenda. Abbiamo un SI. Questo è un SI. La nota successiva è un DO. E il ruolo del DO è di rendere il SI triste. E ci riesce, vero? (Risate) I compositori lo sanno e se vogliono della musica triste suonano queste due note. (Musica) In sostanza è solo un SI con quattro tristi. (Risate) E poi, scende sul LA. Poi SOL e infine FA. Quindi, abbiamo SI, LA, SOL, FA. E se abbiamo SI, LA, SOL, FA, cosa ci aspettiamo? Oh, questo sarebbe stato un colpo di fortuna. Proviamo di nuovo. Ooh, il coro del TED. (Risate) Avete visto che tutti hanno orecchio, vero? Tutti. Tutti i villaggi del Bangladesh ed ogni casolare in Cina. Tutti lo sanno pa, pa, pa, pa -- pa. Tutti si aspettano quel MI.
Amleto (Wikimedia)
Ma Chopin non ha voluto raggiungere il MI qui, perché cosa sarebbe successo? Sarebbe finita, come l'Amleto. Vi ricordate l'Amleto? Primo atto, nella terza scena scopre che lo zio ha ucciso suo padre. Se vi ricordate, continua ad affrontare lo zio e quasi lo uccide. Ma non lo fa, e poi lo affronta di nuovo e quasi lo uccide. E i critici, che stanno tutti seduti nelle file dietro, hanno la loro opinione e dicono che "Amleto è un indeciso." (Risate) Oppure "Amleto ha un complesso di Edipo." No, è perché altrimenti la tragedia sarebbe finita, sciocchi! Ecco perché Shakespeare ci mette tutta quella roba nell'Amleto: Ofelia che impazzisce, la tragedia nella tragedia, il teschio di Yorick e i dissacratori di tombe. E' per prender tempo fino al quinto atto quando lo uccide.
Lo stesso succede con Chopin. Sta per raggiungere il MI, e dice, "Ops, meglio tornare indietro e rifare daccapo." E così lo rifà. E poi si esalta -- quella è esaltazione, non dovete preoccuparvi di questa parte. Ora arriva al FA diesis e finalmente scende sul MI, ma è la nota sbagliata. Perché la nota che sta cercando è questa, e invece suona ... che noi chiamiamo cadenza ingannevole perché ci inganna. Dico sempre ai miei studenti, "Quando c'è una cadenza ingannevole assicurati di inarcare le sopracciglia e tutti lo sapranno." (Risate) (Applausi) Ok. Allora suona un MI, ma è quello sbagliato. Poi prova un altro MI, ma di nuovo non funziona. Ed ancora un altro MI, ma non funziona. Ed ancora un altro MI, ma non funziona. E finalmente ... Un signore in prima fila si è lasciato andare un "Mmm." E' la stessa cosa che fa quando arriva a casa dopo una lunga giornata, spegne la macchina e dice, "Aah, sono a casa." Perché tutti sanno dove è casa.
Questo è un pezzo che và lontano da casa. E ora lo suonerò tutto e voi seguirete SI, DO, SI, DO, SI, DO, SI -- giù sino al LA, poi SOL e poi FA. Arriva quasi al MI, ma così finirebbe la tragedia. Quindi sale su fino al SI. E si entusiasma. Và al FA diesis, arriva al MI. Ma è la nota sbagliata. E' la nota sbagliata. E' la nota sbagliata. E infine arriva al MI, ed è a casa. E tutto ciò che vedrete è me suonare su una chiappa. (Risate) Perché affinché io riesca a congiungere il SI al MI, devo smettere di pensare ad ogni singola nota e pensare alla lunga, lunga linea dal SI al MI.
Nelson Mandela (Wikimedia)
Sapete, sono stato da poco in Sud Africa, e non si può andare in Sud Africa senza pensare a Mandela prigioniero per 27 anni. A che stava pensando? Il pranzo? No, pensava al suo sogno per il Sud Africa e per tutti gli uomini. Questo è ciò che l'ha tenuto --- questo ha a che fare con un sogno; con la lunga linea. Come un uccello che vola sopra i campi e non gli importa delle recinzioni, ok? Ora seguirete la linea dal SI al MI. Ho un ultima richiesta prima di suonare questo pezzo per intero. Pensereste a qualcuno che adorate, che non è più qui? Una nonna cara, un amore; qualcuno che è parte della vostra vita e amate con tutto il cuore, ma che non è più con voi. Riempite i vostri pensieri di questa persona, e allo stesso tempo seguite la linea dal SI al MI, e sentirete tutto quello Chopin ha da dire. (Musica) (Applausi)
Probabilmente vi state chiedendo, vi state chiedendo perché sto applaudendo. Bene, a questa scuola di Boston con circa 70 ragazzini di seconda media dodicenni, ho fatto esattamente quello che ho fatto con voi, ho raccontato e spiegato e tutto quanto. E alla fine applaudivano come pazzi. Io applaudivo. Loro applaudivano. Alla fine dissi, "Perché sto applaudendo?" E uno dei ragazzini rispose, "Perché stavamo ascoltando." (Risate) Pensateci. 1.600 persone, persone impegnate, coinvolte in ogni sorta di cose diverse. Che ascoltano, capiscono e si commuovono ascoltando Chopin. Questo sì che è qualcosa. Ora, posso essere convinto che tutti hanno seguito, capito e si sono commossi? Ovviamente no. Ma vi dico una cosa che mi è successa.
Ero in Irlanda durante i disordini di 10 anni fa, e stavo lavorando con dei ragazzi Cattolici e Protestanti alla soluzione dei conflitti. E ho fatto lo stesso con loro. Rischioso, visto che erano ragazzi di strada. Uno di loro è venuto da me il mattino dopo e mi ha detto, "Sai, non ho mai ascoltato la musica classica in tutta la mia vita, ma quando hai suonato quel pezzo di shopping ..." (Risate) Ha detto, "Mio fratello è stato ucciso l'anno scorso e non ho pianto. Ma l'altra sera quando hai suonato questo pezzo, era lui a cui stavo pensando. E ho sentito le lacrime scorrere sul mio viso. E sai, mi son sentito bene a piangere per mio fratello." Così ho deciso, in quel momento, che la musica classica è per tutti. Tutti.
Ora, come camminereste -- perché sapete, la mia professione, quella della musica, non la vede così. Dicono che al 3 percento della popolazione piace la musica classica. Arrivare al 4 percento risolverebbe tutti i nostri problemi. Dico, "Come camminereste? Come parlereste? Come vi sentireste se pensaste che il 3 percento della popolazione ama la musica classica? Se potessimo arrivare al 4 percento. Come camminereste? Come parlereste? Come vi sentireste se pensaste che tutti amano la musica classica -- Nessuno ancora lo ha scoperto!" (Risate) Vedete, questi sono mondi totalmente differenti.
Ho avuto un esperienza incredibile quando avevo 45 anni. Dopo aver diretto per 20 anni, ho realizzato all'improvviso: il direttore di un'orchestra non fa alcun suono. La mia foto è sulla copertina dei CD -- (Risate) -- ma il direttore non fa alcun suono. E' davvero capace se sa esaltare la capacità degli altri. E questo ha cambiato tutto per me. Ha cambiato la mia vita. I musicisti nella mia orchestra venivano a chiedermi "Ben, cosa è successo?" Questo è quello che è successo. Ho realizzato che il mio lavoro è di ispirare altre persone. E ovviamente, volevo sapere se lo stavo facendo davvero. E sapete come lo si scopre? Guardateli negli occhi. Se i loro occhi brillano, saprete che ci siete riusciti. Si potrebbe illuminare un villaggio con questi occhi. (Risate) Esatto. Se i loro occhi brillano, saprete che ci siete riusciti. Se gli occhi non brillano, dovete porvi una domanda. E questa è la domanda: Come mi sto comportando, se gli occhi dei miei musicisti non brillano? Possiamo farlo anche con i nostri bambini. Come mi sto comportando, se i loro occhi non brillano? E' un mondo completamente diverso.
Stiamo per terminare questo ritiro, magico, di una settimana in montagna per ritornare al mondo reale. E penso sia il momento buono di chiederci: come mi comporterò al mio rientro nel mondo? Sapete, ho una definizione di successo. E' molto semplice. Non riguarda la ricchezza, la fama e il potere. Dipende da quanti occhi che brillano ho attorno.
Cancello d'ingresso di Auschwitz (Wikimedia)
 Ho un ultimo pensiero, che è che quello che diciamo fa davvero la differenza. Le parole che escono dalle nostre labbra. Ho imparato questo da una superstite di Auschwitz, una dei pochi sopravvissuti. Arrivò ad Auschwitz quando aveva 15 anni e suo fratello ne aveva otto, i genitori dispersi. E mi disse, mi disse, "Eravamo sul treno per Auschwitz e ho notato che mio fratello non aveva le scarpe. E dissi, "Sei così stupido, non riesci nemmeno a non perdere le tue cose perdio?" -- nel modo in cui una sorella più grande si rivolge ad un fratello minore. Purtroppo, è stata l'ultima cosa che gli ha detto perché non l'ha mai più rivisto. Lui non si salvò. Così quando uscì da Auschwitz, fece una promessa. Mi disse, "Uscendo da Auschwitz verso un nuovo inizio feci una promessa. Che non avrei mai più detto nulla che non potesse essere l'ultima di tutta la mia vita." Possiamo fare lo stesso? No. Faremo dei torti a noi e agli altri. Ma è una magnifica possibilità. Grazie. (Applausi) Occhi che brillano, occhi che brillano. Grazie, grazie. (Musica)

sabato 16 marzo 2013

Pianeti di metallo

da Devour (di Christopher Jonassen)
Sito web dell'artista: http://www.christopherjonassen.com/8369/projects

Christopher Jonassen, ha da anni cominciato un percorso creativo che lo vede fotografare oggetti di uso quotidiano, legati ad azioni comuni...

venerdì 15 marzo 2013

AdSense e il Responsive Web Design

Responsive Web Design (Wikimedia)
Articolo originale: How to use Google AdSense Ads on Responsive Websites

Ormai che gli smartphone e i tablet stanno prendendo sempre più piede il responsive web design, cioè un tipo di layout che si adatti automaticamente al tipo di terminale con cui l'utente naviga, sta diventando una necessità (è caldamente consigliato anche da Google). Nel post segnalato si fa riferimento a come inserire facilmente Google AdSense in questo tipo di siti: purtroppo i banner non si adattano automaticamente  ma con un piccolo codice javascript, simile a quello visto per i test a/b, saremo in grado di inserire il banner adatto in funzione della larghezza della finestra del browser:


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        || document.documentElement.clientWidth 
        || document.body.clientWidth;

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    // Load the 300x250 Medium Rectangle 
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    // For small screens, load the 468x60 banner 
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    }

</script>

<script type="text/javascript"
    src="http://pagead2.googlesyndication.com/pagead/show_ads.js">
</script>

il trucco sta nell'uso della variabile window.innerWidth che tiene traccia della dimensione della finestra video; il codice tiene conto anche di vecchie versioni di IE che non usano quella variabile. Il codice è stato approvato dal team Google.

giovedì 14 marzo 2013

Startup, comunicazione e la lezione di Harold Lasswell

Harold D. Lasswell on Political Sociology (da Google libri)

Articolo originale: L’uso dei social media da parte delle startup: un aiuto dagli anni ’40

Sapete chi era Harold Lasswell? Era un politologo ed esperto di teoria della comunicazione americano; noto per la sua definizione di che cosa è comunicazione:
"Chi dice cosa a chi attraverso quale canale con quale effetto"
Che centra Lasswell con le moderne startup? Davide Bennato, professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Sociologia dei media digitali presso l'Università di Catania, ha presentato un intervento dal titolo “Social media e startup”, in cui ha illustrato l’utilizzo di un modello che può aiutare le startup a organizzare e pianificare al meglio le strategie di comunicazione utilizzando proprio il modello di Lasswell che qui riporto

da Tecnoetica.it il blog di Davide Bennato
Nel post sopra indicato trovate la descrizione e le slide dell'intervento condivise su Slideshare

mercoledì 13 marzo 2013

Come si racconta una storia?

Storyteller (di Tomasz Kulbowski - Flickr)
Articolo originale: 22 #storybasics I’ve picked up in my time at Pixar

Internet ha accorciato le distanze e Twitter permette di comunicare con chiunque. Ecco che Emma Coats, già story artist alla Pixar, ha pubblicato su Twitter 23 regole che ha imparato dai colleghi più esperti su come raccontare una bella storia; queste sono state riporatate sul suo Tumblr blog e poi in altri siti. Io ho voluto raccogliere i tweet originali attraverso Storify, un'applicazione che permette di raccogliere materiale vario trovato su Internet e fonderlo insieme: proprio nello spirito di Cut 'n' Post! Sotto ogni tweet troverete la traduzione [link per chi legge da dispositivo mobile: Come si racconta una bella storia?]

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